FEBBRAIO/MARZO 2004

Dopo la breve visita in Tunisia nel dicembre 2002, ecco il nostro primo vero contatto con il continente africano. Prima sull'isola di Mauritius, minuscolo punto in mezzo all'Oceano Indiano e indiscusso paradiso, con uno splendido mare, ma anche con le rigogliose regioni dell'interno e con una capitale, Port Louis, che, almeno di giorno, non ha nulla da invidiare alle più famose metropoli. E da Mauritius verso Cape Town, autentico gioiello del Sudafrica e sicuramente una tra le più belle città al mondo, con la splendida Table Mountain, le incantevoli spiagge, i vigneti. In auto a Cape Point e poi verso Port Elizabeth, accarezzando la pancia meridionale del continente attraverso la Garden Route. In aereo alla volta di Nelspruit e ancora in auto alla scoperta dell'immenso Kruger National Park, con due giorni da sogno trascorsi nelle riserve private. Dal parco giù verso il Mpumalanga, Sabie, Blyde River Canyon, Pilgrim Rest, quindi Pretoria, la capitale dello stato e Johannesburg, la città più grande del Sudafrica, la cui economia produce 1/5 della ricchezza dell'intero continente, con i suoi quartieri off limits, come Hillbrow, e i suoi mega centri commerciali della periferia settentrionale. Quindi visita a Soweto, la township più importante, nata ad opera dei bianchi negli anni 40 per isolare in un’area ben delimitata gli squatter, gli occupanti abusivi e dalla quale nel 76 partì la protesta che, al prezzo di sanguinose repressioni, porterà negli anni 90 alla fine, almeno ufficialmente, dell'apartheid. Un viaggio straordinario tra un'isola da sogno e un paese che, pur con tutte le sue contraddizioni, è uno dei più eccitanti ed entusiasmanti del mondo.

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Dopo la breve visita in Tunisia nel dicembre 2002, ecco il nostro primo vero contatto con il continente africano. Prima sull'isola di Mauritius, minuscolo punto in mezzo all'Oceano Indiano e indiscusso paradiso, con uno splendido mare, ma anche con le rigogliose regioni dell'interno e con una capitale, Port Louis, che, almeno di giorno, non ha nulla da invidiare alle più famose metropoli. E da Mauritius verso Cape Town, autentico gioiello del Sudafrica e sicuramente una tra le più belle città al mondo, con la splendida Table Mountain, le incantevoli spiagge, i vigneti. In auto a Cape Point e poi verso Port Elizabeth, accarezzando la pancia meridionale del continente attraverso la Garden Route. In aereo alla volta di Nelspruit e ancora in auto alla scoperta dell'immenso Kruger National Park, con due giorni da sogno trascorsi nelle riserve private. Dal parco giù verso il Mpumalanga, Sabie, Blyde River Canyon, Pilgrim Rest, quindi Pretoria, la capitale dello stato e Johannesburg, la città più grande del Sudafrica, la cui economia produce 1/5 della ricchezza dell'intero continente, con i suoi quartieri off limits, come Hillbrow, e i suoi mega centri commerciali della periferia settentrionale. Quindi visita a Soweto, la township più importante, nata ad opera dei bianchi negli anni 40 per isolare in un’area ben delimitata gli squatter, gli occupanti abusivi e dalla quale nel 76 partì la protesta che, al prezzo di sanguinose repressioni, porterà negli anni 90 alla fine, almeno ufficialmente, dell'apartheid. Un viaggio straordinario tra un'isola da sogno e un paese che, pur con tutte le sue contraddizioni, è uno dei più eccitanti ed entusiasmanti del mondo.

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Dopo la breve visita in Tunisia nel dicembre 2002, ecco il nostro primo vero contatto con il continente africano. Prima sull'isola di Mauritius, minuscolo punto in mezzo all'Oceano Indiano e indiscusso paradiso, con uno splendido mare, ma anche con le rigogliose regioni dell'interno e con una capitale, Port Louis, che, almeno di giorno, non ha nulla da invidiare alle più famose metropoli. E da Mauritius verso Cape Town, autentico gioiello del Sudafrica e sicuramente una tra le più belle città al mondo, con la splendida Table Mountain, le incantevoli spiagge, i vigneti. In auto a Cape Point e poi verso Port Elizabeth, accarezzando la pancia meridionale del continente attraverso la Garden Route. In aereo alla volta di Nelspruit e ancora in auto alla scoperta dell'immenso Kruger National Park, con due giorni da sogno trascorsi nelle riserve private. Dal parco giù verso il Mpumalanga, Sabie, Blyde River Canyon, Pilgrim Rest, quindi Pretoria, la capitale dello stato e Johannesburg, la città più grande del Sudafrica, la cui economia produce 1/5 della ricchezza dell'intero continente, con i suoi quartieri off limits, come Hillbrow, e i suoi mega centri commerciali della periferia settentrionale. Quindi visita a Soweto, la township più importante, nata ad opera dei bianchi negli anni 40 per isolare in un’area ben delimitata gli squatter, gli occupanti abusivi e dalla quale nel 76 partì la protesta che, al prezzo di sanguinose repressioni, porterà negli anni 90 alla fine, almeno ufficialmente, dell'apartheid. Un viaggio straordinario tra un'isola da sogno e un paese che, pur con tutte le sue contraddizioni, è uno dei più eccitanti ed entusiasmanti del mondo.

FEBBRAIO/MARZO 2004

Dopo la breve visita in Tunisia nel dicembre 2002, ecco il nostro primo vero contatto con il continente africano. Prima sull'isola di Mauritius, minuscolo punto in mezzo all'Oceano Indiano e indiscusso paradiso, con uno splendido mare, ma anche con le rigogliose regioni dell'interno e con una capitale, Port Louis, che, almeno di giorno, non ha nulla da invidiare alle più famose metropoli. E da Mauritius verso Cape Town, autentico gioiello del Sudafrica e sicuramente una tra le più belle città al mondo, con la splendida Table Mountain, le incantevoli spiagge, i vigneti. In auto a Cape Point e poi verso Port Elizabeth, accarezzando la pancia meridionale del continente attraverso la Garden Route. In aereo alla volta di Nelspruit e ancora in auto alla scoperta dell'immenso Kruger National Park, con due giorni da sogno trascorsi nelle riserve private. Dal parco giù verso il Mpumalanga, Sabie, Blyde River Canyon, Pilgrim Rest, quindi Pretoria, la capitale dello stato e Johannesburg, la città più grande del Sudafrica, la cui economia produce 1/5 della ricchezza dell'intero continente, con i suoi quartieri off limits, come Hillbrow, e i suoi mega centri commerciali della periferia settentrionale. Quindi visita a Soweto, la township più importante, nata ad opera dei bianchi negli anni 40 per isolare in un’area ben delimitata gli squatter, gli occupanti abusivi e dalla quale nel 76 partì la protesta che, al prezzo di sanguinose repressioni, porterà negli anni 90 alla fine, almeno ufficialmente, dell'apartheid. Un viaggio straordinario tra un'isola da sogno e un paese che, pur con tutte le sue contraddizioni, è uno dei più eccitanti ed entusiasmanti del mondo.

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Jessica's Standard Skills

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Harvey's Standard Skills

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