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«L'ULTIMO CONTINENTE» |
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AUSTRALIA |
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• FEBBRAIO/MARZO 2005 • Finalmente in Oceania, il continente che mancava nel nostro puzzle geografico. E finalmente in Australia, lo stato più rappresentativo ed esteso, che si srotola per 7,7 milioni di km quadrati sopra i quali si perdono gli appena 19 milioni di abitanti. Più di un mese a testa in giù percorrendo quasi 5.000 km in automobile, oltre 8.000 in aereo, qualche centinaio a piedi. Da Sydney, la capitale di fatto del paese, in auto, passando da Canberra, la capitale ufficiale, quindi Melbourne, città forse un po' sopravvalutata, che come ogni inizio di marzo abbiamo trovata invasa dal circo della Formula 1. E ancora dall'incantevole Phillip Island verso i fantastici panorami della Great Ocean Road, fino ad Adelaide, quindi alla Barossa Valley, la zona dei vini più famosa d'Australia, e Kangaroo Island, piccolo paradiso quasi incontaminato. In aereo verso Ayers Rock, lo spettacolare Uluru, il monolito più grande del mondo ed assai più emozionante del previsto; poi ancora in auto lasciandoci alle spalle i monti Olgas, il King's Canyon e oltre mille km di deserto, di colori irreali, di cieli bassissimi, per giungere ad Alice Springs, nel cuore dello stato. Di nuovo in volo verso Darwin, in pullman al Kakadu National Park, poi un altro aereo verso Perth, sorprendente, bellissima capitale dell'Ovest. E ancora in auto alla scoperta dei Pinnacoli, di Freemantle, delle spiagge di sabbia bianchissima. Infine il ritorno a Sydney, disegnando così una gigantesca farfalla immaginaria, che ha spiegato le sue ali sul New South Wales, sul Victoria, sul South Australia, sul Northern Territory, sul Western Australia, posandosi su sei degli otto, tra Stati e Territori, di questo sterminato paese. |
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